Parrocchia San Giuseppe al Nomentano

Sr. Josephine è originaria del  Congo Kinshasa, dove è nata il 26 ottobre 1987. Nel 2012, a Brazzaville, ha cominciato il percorso della formazione iniziale nell’Istituto che oggi, con la professione solenne, si conclude per entrare nel tempo di formazione permanente.  Questo atto importante è stato preceduto dal cosiddetto terz’anno di probazione, periodo che sintetizza e unifica gli ambiti della formazione sotto l’aspetto contemplativo-apostolico. Il più importante è il mese di Esercizi Spirituali che Sr Giuseppina ha vissuto a Genova nella casa di Noviziato dei pp. Gesuiti con la guida di p. Luigi Manino. Altro tempo formativo importante è stata la preparazione prossima alla professione proposta dall’USMI a carattere intercongregazionale, ricca di contenuti specifici e ben mirati. Il tema di quel periodo era: “Ti farò mia Sposa per sempre!” (Os 2, 21) e da ultimo il ritiro spirituale dei tre giorni che hanno preceduto la festa,  guidato da p. Sandro Mattaini S.I.

Nei tempi intermedi Sr. Josephine ha potuto conoscere ambiti apostolici dell’Istituto in situazioni  differenti come Tirana (Albania), Genova, Taranto, Roma tutti rivelatisi importanti e  positivi. Ed oggi è pronta per coronare la sua vita per Dio e per i fratelli, con questa festa a lungo preparata. Dopodiché ritornerà in Congo-Brazzaville dove è attesa dalle sorelle e da tanti amici, soprattutto dalle giovani aspiranti alla vita religiosa alle quali Sr Giuseppina si dedicherà senza trascurare i bimbi della scuola ai quali ha dato il meglio di sé negli anni dello iuniorato.

Il logo che vediamo nell’invito concretizza visibilmente la consacrazione di Sr Josephine nell’Istituto. Il cerchio sagoma le icone di Gesù-Maria. Le loro mani, incontrandosi creano il calice dell’offerta. Dal calice l’offerta, come fiamma d’amore che indica una vita donata come un olocausto che mai finisce di bruciare nel carisma delle Suore Medee. La formula di consacrazione che  Sr. Josephine pronuncia nel sacrificio eucaristico, davanti a Gesù pane di vita e calice di salvezza, nelle mani della Superiora Generale, si conclude con questa supplica: “O mio Dio, domando umilmente alla tua bontà e clemenza, per il sangue e i meriti di Gesù Cristo, di accettare in odore di soavità questo olocausto, e come ti sei degnato di ispirarmi la volontà di emettere questi voti, ti prego che con la tua Grazia io li odempia fedelmente fino alla fine. Amen!”

Un momento toccante  del rito di professione è stato anche quello della recita delle litanie dei santi invocati, sulla vita di Sr. Josephine, distesa a terra davanti all’altare, gesto molto significativo. E’ stato dato un rilievo ai Santi della Compagnia di Gesù e alle Sante Fondatrici di Istituti che si sono ispirate a Ignazio di Loyola e alla sua spiritualità come anche Medea.  Questa litania è stata conclusa con la lunga preghiera di invocazione allo Spirito Santo sulla sorella Josephine, pronunciata dal Celebrante.

Altro momento emozionante è stato quello della consegna del Crocefisso nel quale il mondo per Sr. Josephine è crocefisso e lei al mondo. Ormai tutto e solo deve avvenire alla luce di Gesù e di Gesù crocifisso e risorto.

Con la Croce al petto, Sr Josephine viene accolta nell’abbraccio gioioso delle sorelle e della Comunità come a dire, non temere, anche noi siamo con te sotto il giogo soave della Croce di Cristo per tutti segno di vita e di salvezza.

Tutta la celebrazione è stata animata dal coro della Comunità congolese a Roma arricchito degli strumenti musicali tipicamente africani che hanno segnato i passi di danza all’entrata e all’offertorio, gesti delle braccia e battiti delle mani, tutto nel ritmo dei canti. L’assemblea ha partecipato a tutto con gioia e spontaneità. Il parroco è rimasto meravigliato al vedere persone, dalle quali mai si sarebbe aspettato, battere le mani e muoversi a ritmo.

La celebrazione termina con la firma mediante la quale Josephine sigla l’atto ufficiale, pubblico del suo definitivo stato di vita quale consacrata a Dio nella Congregazione delle Suore di San Giovanni Battista e Santa Caterina da Siena “Medee”   dove ogni giorno è chiamata ad accogliere la sfida di essere Profeta del Regno mediante una vita di totale comunione con Dio nel servizio amorevole dei fratelli in continua ricerca attraverso il discernimento spirituale della sua maggior gloria.

Sr. Josephine, prima della benedizione finale, sale sull’ambone per rivolgere alcune parole di ringraziamento a quanti hanno contribuito a rendere bello e pieno di significato questo evento. Un momento di commozione è trapelato dal suo volto quando ha nominato il papà in paradiso e la mamma a casa malata, la cui presenza è stata comunque percepita. Ha ringraziato con gioia tutti i partecipanti dai quali ha potuto cogliere tanta empatia ed affetto.

Al termine della celebrazione, gli invitati si sono recati nel giardino dell’Istituto abbellito da bandierine e palloncini colorati dove la festa è continuata, gustando del buon cibo preparato dalla casa-Lucarelli, cantando e danzando. È stata davvero una bella festa. Al momento della torta e dello spumante è venuto anche il nostro Parroco soddisfatto per la bella testimonianza data in Parrocchia di un evento insolito, una forma esperienziale di pastorale vocazionale.

Tutto comincia e tutto finisce per continuare a ricominciare e finire. Il giorno 21 settembre Sr Giuseppina decolla per Brazzaville ricca di tante nuove esperienze e soprattutto confermata nella importante tappa raggiunta e disposta a continuare ad aprirne nuove, muovendosi sempre nella sequela di Gesù, camminando sulle sue orme.

Il giorno 22 settembre Sr. Josephine raggiunge l’aeroporto di Brazzaville dove è attesa dalle cinque prossime novizie e dalle due consorelle sr. Bibiane e Sr. Rosette.