Dal 4 ottobre al 17 ottobre 2021, a Roma, nella Casa Generalizia in Via Bartolomeo Eustachio 18, l’Istituto ha cebrato il suo XIX Capitolo Generale il cui tema è indicato in questo logo
Dopo lungo discernimento si è giunte alla decisione di fare il Capitolo di presenza sebbene il dicastero per la vita consacrata alla fine aveva ceduto, lasciando l’opportunità di poterlo fare anche on-line. Lì per lì questa autorizzazione è stata accolta come una grazia. Immediatamente ci si è adoperate per usufruirne al meglio, ma cammin facendo, emergevano le difficoltà, effettivamente i protocolli da cui non si poteva prescindere, erano difficili da attuare, pressoché insormontabili per chi non aveva ancora abbastanza dimestichezza con i mezzi informatico-telematici. Non appena le restrizioni varate dai governi nazionali si sono allentate, osservate tuttavia tutte le norme rimaste in vigore, in realtà non poche, si è proceduto a indire il Capitolo di presenza.
E’stato preceduto da tre giorni di ritiro spirituale guidati dal gesuita p. Sandro Barlone. Sono state tre giornate intense per i contenuti profondi che ci hanno introdotto a vivere l’evento capitolare con una speciale percezione della presenza dello Spirito Santo in mezzo a noi e operante con noi. Ci ha guidate a focalizzare punti forti dello strumento di lavoro realizzato da tutta la base per questo Capitolo. Cruciale la domanda: Dove vuoi che prepariamo la Pasqua?
Fare spazio allo Spirito per riacquistare la libertà dello Spirito e vivere nella volontà di Dio. Questo comporta entrare nella essenza della nostra natura umana che si realizza nel dono, nella Re-latione. L’uomo è immagine della relazione; la Comunità il grande frutto dello Spirito Santo dove nessuno più è un estraneo, lontano, diverso, ma ognuno è sé stesso quale voce e strumento del grande concerto in armonia col creato. Veni Creator Spiritus…; Veni sanctae Spiritus…inno e sequenza quali leit-motiv di ogni azione, consapevoli di quanto sia essenziale lo spogliamento di sé, la Kenosi, per dare spazio alla continuazione dell’opera di salvezza realizzata sì dal Servo per eccellenza, il Figlio Gesù Cristo, ma che è necessario sia assunta e portata avanti dai figli per la salvezza del mondo alla maggior gloria di Dio. Come finale p. Sandro ha voluto dedicare del tempo all’atteggiamento della indifferenza secondo Sant’Ignazio che semplicemente consiste nel credere, amare e vivere interiormente liberi da se stessi per cercare e trovare Dio in tutte le cose.
Fase celebrativa
Il XIX Capitolo Generale ha avuto ufficialmente inizio giovedì 7 ottobre con la celebrazione Eucaristica presieduta dal Parroco della nostra Parrocchia di San Giuseppe al Nomentano, Don Giampaolo Sartoretto CRL nella Cappella della Curia Generalizia.
Dopo la messa, l’assemblea si è recata processionalmente nella sala capitolare al canto del Veni Creator Spiritus. Ciascuna aveva in mano un piccolo lume acceso a dire il desiderio e l’impegno di lasciarsi guidare dalla luce dello Spirito in ogni discussione e decisione.
Questo momento è stato seguito dal ricco messaggio di Madre Mara Marcon in cui ha manifestato la gioia di quel trovarsi insieme, nonostante tutte le previsioni contrarie e le difficoltà che sono state veramente costanti fino quasi alla vigilia quando ancora non era giunta l’autorizzazione al viaggio delle capitolari da parte del Ministero della salute italiano.
Il tema del Capitolo ha dato a Madre Mara la spinta per rianimare il gruppo. “Non è il numero che conta, ma il nostro vivere unite, mettendo insieme le nostre forze potremo continuare a realizzare cose meravigliose agli occhi di Dio” e, riprendendo le parole di papa Francesco ha detto: “Noi non siamo i funzionari stanchi di una organizzazione religiosa in diminuzione, né semplici veterane che evitano le correnti d’aria e che si cullano nella comodità spensierata in attesa dell’eternità. Noi siamo prima di tutto profeti in missione fino alla fine. Dobbiamo aver coraggio di proporre nuove maniere di vivere. Le nostre comunità religiose radicate nei movimenti profetici del nostro tempo, devono situarsi nel grande progetto del Dio della vita e nel soffio profetico del nostro Carisma”. Con forte mozione spirituale cita Atti 2, 17: Effonderò il mio Spirito sopra ogni persona: i vostri figli e le vostre figlie profeteranno, esortando l’assemblea ad essere profeti perché è questo il tempo favorevole nel quale Dio investe ciascuna di questa missione, rivivificando il dono infuso dallo Spirito Santo alla nostra fondatrice.
Le nostre fragilità, la privazione di vocazioni in particolare per l’Italia sono la visita di Dio e il suo invito a rinascere, attingendo alle nostre profonde radici. La Madre richiama alla vigilanza non quella dell’osservanza delle regole esterne e della morale, ma quella tutta protesa alla continua scoperta dell’azione di Dio che fa una cosa nuova: proprio ora germoglia, non ve ne accorgete? (Is 43, 19). E così, continua la Madre, con questa nuova visione di profeta dobbiamo vivere una vita affascinante che apra nuovi cammini e proponga alternative con un linguaggio chiaro e credibile. Questa specificità profetica comporta esigenze di incarnazione, d’informazione, di analisi e di solidarietà. Dobbiamo seguire il cammino di abbassamento di Colui che si è annientato perché la vita vincesse. Non c’è profetismo senza dolore, senza spogliarsi di noi stesse perché il Regno di Dio si realizzi alla Sua Maggior Gloria.
Il nuovo Governo Generale
10 ottobre 2021
Il Capitolo procede a ritmo serrato, dopo il tempo dedicato alla Relazione sullo stato della Congregazione fatta da Madre Mara Marcon riguardo il sessennio 2014-2020 (21), si giunge al momento elettivo del nuovo governo generale che inizia il giorno 10 ottobre con l’elezione della Superiora Generale. Viene eletta, a pieni voti, alla prima elezione, la religiosa Sr. M. Nives Zacchello. Non appena la nuova eletta ha accettato l’incarico, la Madre uscente ne proclama ufficialmente l’elezione e dopo l’atto di obbedienza da parte delle capitolari, l’assemblea si reca processionalmente in Cappella al canto del Te Deum laudamus
La nuova eletta, sul Vangelo e sulla Regola dell’Istituto, presta giuramento di operare sempre in conformità ad essi.
Momento del passaggio di testimone nel simbolo delle chiavi
L’abbraccio con la sorella che sarà la Delegata per il Brasile, Bolivia
Subito dopo il pranzo, le Capitolari hanno voluto recarsi in Santa Maria Maggiore a rendere omaggio a Maria sotto il titolo di Nostra Signora della Neve, protettrice dell’Istituto fin dall’origine. La nuova eletta ha deposto ai piedi dell’altare il mazzo di fiori offerto dalle capitolari. E’ stato un momento di grande emozione per tutte. Nel pomeriggio dello stesso giorno si è proceduto alla elezione del Consiglio Generale nelle persone di:
Sr. Teresa Torresan Vicaria Generale e prima Consigliera
Sr. Ana Luisa Cruz Ruiz, seconda Consigliera
Sr. Joanete Lourdes Oss Emer, terza Consigliera
Sr. Anna Lucia Ragione, quarta Consigliera
Dopodiché comincia il Capitolo nella sua parte di riflessione, di discussione sulla base dell’Instrumentum laboris preparato precedentemente dalla base per individuare le linee operative in grado di ridare al carisma quella vitalità spirituale al punto di rendere cristianamente feconda la nuova era della storia dell’umanità verso cui siamo avviati. Lo strumento di lavoro rimane documento fondamentale a cui fare riferimento per tutto il sessennio or ora cominciato.